Fiume Sarno: nuovo sequestro a due imprenditori



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Ottimo lavoro degli inquirenti che finalmente dopo anni di silenzi portano alla luce le numerose irregolarità perpetrate da imprenditori che speculano sulla salute pubblica. Il diritto all’impresa non può significare andare contro il diritto alla salute pubblica.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Forestale di Napoli – nell’ambito dei controlli delle attivita’ a ridosso del bacino del Fiume Sarno – hanno denunciato per gestione illecita di rifiuti, inquinamento ambientale e scarico abusivo delle acque reflue industriali il legale rappresentante di un’attivita’ di un’industria conserviera nel comune di Scafati.

I militari hanno scoperto che le acque e i reflui industriali venivano scaricati direttamente nel controfosso destro del fiume Sarno, destinati a sfociare in mare lungo la costa napoletana. Grazie alla collaborazione con personale dell’ARPAC, i carabinieri hanno posto sotto sequestro un’area di 2400 mq, nella quale erano stoccati rifiuti pericolosi e non derivanti dal ciclo produttivo. In corso campionamenti delle acque di scarico da parte dell’ARPAC per accertare la concentrazione di inquinanti. Ancora a Scafati gli stessi militari hanno scoperto che un’altra industria conserviera locale aveva installato nelle condutture un sistema che bypassava gli scarichi reflui e li deviava direttamente nel fiume Sarno. Una sorta di paratoia che aperta all’occorrenza permetteva di evitare la tradizionale filiera di trattamento dei rifiuti, immettendo senza filtri gli scarti nell’ecosistema fluviale. Anche in questo caso il titolare della societa’ e’ stato denunciato.

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