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Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni che colpiscono ogni giorno la nostra società. Un triste fenomeno che riguarda anche il mondo della scuola. I genitori da una parte, le istituzioni dall’altra devono agire in simbiosi per arginare questa piaga. In quest’ottica, le famiglie devono essere coinvolte nell’educazione dei loro figli per un corretto utilizzo delle tecnologie e devono presidiarne l’uso. In questo contesto sarebbe necessario potenziare anche la formazione delle famiglie sul piano della conoscenza della rete e dei suoi rischi, promuovendo la realizzazione di laboratori scolastici di educazione digitale rivolti non solo ai ragazzi ma anche ai loro genitori. Questa piaga va combattuta a 360 gradi, anche sul versante sanzionatorio. Sul piano penale è opportuno ricordare che proprio in questa legislatura il Parlamento è intervenuto normando il nuovo reato di revenge porn, grazie al MoVimento 5 Stelle . Ma bisogna fare di più ed è per questo che sarebbe auspicabile una riforma della normativa volta a prevedere forme più stringenti e di responsabilità. Mi auguro pertanto che ci siano sempre più campagne informative sul bullismo e una diffusa sensibilizzazione sui rischi della rete per una piena comprensione del cyberbullismo. Bullismo e cyberbullismo si possono contrastare e si devono vincere. Anche nella Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, di cui sono membro, abbiamo svolta un’indagine conoscitiva per trovare soluzioni al Bullismo e al Cyberbullismo e che ha portato ad una legge approvata alla Camera dei Deputati e che ora è in Senato. Non dobbiamo lasciare soli i nostri ragazzi ad affrontare queste drammatiche situazioni.

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