“La notte nazionale del Liceo Classico”



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Questa mattina sono a Sarno all’iniziativa “La notte nazionale del Liceo Classico”. Con noi anche il Professore Francesco Sabatini, Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca.

Essere qui oggi è per me davvero un immenso piacere. La scuola ha l’obiettivo di assicurare ai giovani il possesso della cultura, strumento indiscusso di formazione interiore dell’uomo. E con certezza posso dirvi che la cultura classica è un elemento di formazione molto completo perchè coltiva lo spirito nella parte più nobile dell’uomo, cioè l’animo. Per questo ha un grande prestigio di educazione e di valori. Io mi occupo di politica ma sono stata e sono ancora prima, un’insegnante e sono consapevole che incontri come questi di oggi sono fondamentali per andare incontro alle esigenze della scuola attraverso il confronto.

Sono qui perchè sono più che convinta che una proficua collaborazione e presenza delle istituzioni è importante per analizzare e studiare le esigenze degli studenti e di suggerire, nelle sedi opportune, le strategie più efficaci per colmare eventuali carenze. Favorire i punti di forza, le abilità, il talento, l’intuizione e le attitudini è il punto di forza della scuola. La politica deve puntare a soluzioni per avere una didattica fondata sulla passione che alimenti il desiderio di conoscenza, che propone il sapere come un percorso che rende liberi, e che può dare molta soddisfazione alla vita dello studente e degli insegnanti stessi.

La scuola deve riappropriarsi degli spazi di interesse che sono stati occupati dai social o, più in generale dalla nuove tecnologie. Un ruolo importante della scuola deve essere quello della salvaguardia della padronanza linguistica corretta, nell’ottica proprio di salvaguardare la cultura della parola come un ponte e non come muro. I social e le nuove tecnologie spingono troppo spesso le persone uno contro l’altro in una sorta di isolamento iperconnesso: lo studio delle parole e il rispetto del linguaggio di tolleranza e di unione, cultura tramandata dalla lectio dei classici, deve essere portato avanti come impegno. L’obiettivo è la crescita di una generazione di parole pronunciate, una cultura della solidarietà e della ricerca più che quella della connessione e della condivisione di contenuti vuoti.
Con questo non voglio sostenere che la tecnologia non è preziosa per le scuole, anzi: l’innovazione in materia scolastica rappresenta per il nostro Governo un punto cruciale dell’agenda setting che abbiamo finanziato mai come ora, anche nel corso dell’ultima Manovra economica. Quello che è certo però, è che non dobbiamo mai dimenticare l’importanza della parola e dello studio.
E’ indubbio il valore di Internet, ma di fronte all’ipnosi dei social network e della connessione perpetua la scuola deve trovare la consapevolezza e l’orgoglio che la cultura classica può essere sicuramente un aiuto nell’acquisire coscienza del presente attraverso il confronto col passato. I nostri docenti devono insegnare a porre domande, nello stimolo a coltivare dei sogni per un futuro migliore.

Di questo abbiamo bisogno, di un futuro migliore e imparare a sognarlo partendo dagli insegnamenti del passato. Vi ringrazio per l’attenzione e mi complimento con tutti per questa bellissima iniziativa che illumina ancora una volta la notte dei licei.

Ringrazio il Liceo classico T. L. Caro di Sarno per aver organizzato in maniera così peculiare questo evento al Teatro De Lise. Sono rimasta colpita dalla tanta la partecipazione e dal grande entusiasmo degli alunni. Ad maiora.

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