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In pochi mesi di governo con la Ministra Lucia Azzolina alla guida del Ministero dell’Istruzione, sono state investite nella scuola risorse come non se ne erano mai viste: circa #7miliardi da gennaio ad oggi, e non solo per affrontare l’emergenza sanitaria, che naturalmente ha richiesto grandi stanziamenti. Il mondo dell’istruzione viene da tagli pari a 8,5 miliardi negli ultimi anni, di cui sono responsabili anche tanti di quelli che oggi criticano l’operato della nostra ministra.

È evidente che gli attacchi rientrano in un becero gioco politico, ancora più grave perché compiuto sulla pelle di studentesse e studenti e sul diritto allo studio. La Ministra Azzolina sta compiendo un lavoro straordinario puntando su sicurezza, innovazione e qualità della didattica, inclusione e aumento del personale. Le risorse già investite sono servite, tra le altre cose, a garantire il proseguimento delle lezioni durante il lockdown attraverso l’acquisto di dispositivi digitali per la didattica a distanza, consentire lo svolgimento degli esami di maturità in presenza, preparare tutto il necessario per la ripartenza a settembre nella massima sicurezza, compreso l’adeguamento degli spazi per garantire il distanziamento fisico, rafforzare il processo di digitalizzazione in modo da integrare la didattica “tradizionale” con strumenti e tecniche più innovative e stimolanti per i giovani.

È stato, inoltre, da poco firmato il decreto per ripartire altri 30 milioni, stanziati con il DecretoRilancio, per interventi di edilizia scolastica: questi si aggiungono ad altri 320 già sbloccati. Negli ultimi giorni è stata sollevata la polemica riguardo al bando per l’acquisto di banchi monoposto. Il polverone ha oscurato il dato più importante, e cioè l’investimento per acquistare fino a 3 milioni di banchi e sedute per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Nessuno sta imponendo alcuna specifica tipologia: saranno le scuole stesse a decidere, in base alle proprie esigenze, se richiedere le sedute tradizionali o i banchi innovativi. D’altra parte, chi ironizza sui banchi con le rotelle dimostra di non capire assolutamente nulla di didattica innovativa: sono già utilizzati nelle scuole più all’avanguardia, sia in Italia che in Europa, e sostenuti da diverse teorie in ambito pedagogico. I termini del bando per la produzione dei banchi e i rapporti con i fornitori sono aspetti che riguardano la gestione del commissario Arcuri, nominato proprio perché la particolarità del momento storico richiede tempi stretti.

Il Governo ha fatto tutto ciò che è in suo potere per far tornare il 14 settembre tutte le ragazze e i ragazzi a scuola, garantendo diritto alla salute e diritto allo studio, e a breve saranno pronte anche le linee guida in caso si dovesse tornare al lockdown. Ora basta fakenews e allarmismi: chi semina panico o diffonde falsità sta solo facendo male a studentesse e studenti e alle loro famiglie. Piuttosto, occorre collaborazione e senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti. La scuola rappresenta il presente e il futuro di questo Paese e non può essere utilizzata come strumento di propaganda elettorale.

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