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Questa mattina sono stata a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli, per la cerimonia di inaugurazione, in video collegamento, del caseificio “Beneduce-Casa Umbra” di Leskoc, in Kosovo. Questa sfida imprenditoriale è sinergicamente collegata al mondo della solidarietà per gli orfani di guerra del Kosovo, ospitati dalla struttura di accoglienza “Casa Umbra”. Le iniziative di solidarietà sono quelle che, più di altre, permettono di sentirsi umanamente soddisfatti. Essere solidali significa essere altruisti, disposti ad aiutare gli altri nei momenti di difficoltà. In questa iniziativa ho ritrovato questi valori.Ringrazio l’Arma dei Carabinieri che ha svolto un ruolo fondamentale in questa iniziativa, nata grazie agli uomini dell’arma e ai rapporti di amicizia tra l’azienda Caseificio Beneduce e il Vice Brigadiere Sandro Capezzone, che ha sensibilizzato il Team di Military Police MSU di Pristina, dove all’epoca si trovava in servizio. Il mio ringraziamento va a tutto il Team che era composto dalComandante Maresciallo Maggiore Giampaolo Clerico, dal Maresciallo Ordinario Alessio Borrelli, dal Vice Brigadiere Dario Marsocci. Era il 2018 e in soli tre anni questo progetto ha preso forma con l’ulteriore supporto del Comandante del Reggimento Msu, Colonnello Marco Di Stefano, e l’assistenza di altri Carabinieri, quali Brigadiere Capo Riccardo La Fauci, il Brigadiere Capo Maurizio Caserta e il Brigadiere Sandro Podda. Ci tengo ad elencare tutti i protagonisti dell’Arma perché il loro impegno per la pace in Kosovo e, come in questo caso per la solidarietà, da anni sono un orgoglio per l’Italia. Il Kosovo e i suoi abitanti hanno bisogno di pace, stabilità e sviluppo. Il nostro paese svolge e deve continuare a svolgere un ruolo importante nel futuro di questo Paese. Esorto le nostre aziende ad aiutare questo popolo accompagnandoli a crescere socialmente ed economicamente.

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