Tra le tante ingiustizie di questi tempi sciagurati, su centinaia di migliaia di lavoratori sta piombando l’ombra di un’altra mannaia. Il governo non ha rifinanziato l’indennità per i lavoratori positivi in quarantena.Era stato fatto nel 2020, ma allo stato attuale, non essendoci stato alcun rifinanziamento per coprire stipendi e contributi per i giorni di assenza, queste persone avranno lo stipendio decurtato fino a mille euro, a meno che i datori di lavoro non dovessero provvedere a coprire le somme mancanti.Ma è chiaro che si parla di “fantascienza”. In un momento tragico nel quale gli italiani stanno patendo gli effetti nefasti della pandemia dal punto di vista sanitario ed economico, la situazione si aggrava a causa delle inefficienze del governo e della burocrazia. Ben 200mila lavoratori che sono stati in quarantena nei primi 6 mesi di quest’anno, rischiano di piombare in quest’incubo. Le coperture INPS non ci sono.Molte imprese non hanno ricevuto i rimborsi dell’ente di previdenza e c’è la possibilità concreta che richiedano i soldi indietro al lavoratore stesso. I sindacati sono già sul piede di guerra, ma ad oggi il Governo tace.C’è da augurarsi che nelle alte sfere non si facciano ancora orecchie da mercanti e a pagare siano sempre i più deboli. Con tutto quello che sta già succedendo, sarebbe davvero troppo.
GOVERNO SORDO, A PAGARE SONO SEMPRE I CITTADINI

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