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A seguito di numerose segnalazioni, ho portato all’attenzione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, le criticità degli ospedali dell’agro sarnesenocerino. Nei nosocomi dell’area nord dell’Asl Salerno, che ha un bacino di utenza di circa 400.000 cittadini, sono presenti 4 strutture sanitarie: l’Umberto I di Nocera Inferiore, il Martiri di Villa Malta di Sarno, il Mauro Scarlato di Scafati e l’Andrea Tortora di Pagani. Per tutte, attraverso un’interrogazione, ho sottolineato al Ministro che da diversi anni è in atto una fase di crisi che riguarda le strutture, la gestione, l’organizzazione e che ognuno, in tempi e modalità diverse, è salito alla ribalta delle cronache locali a causa di disfunzioni nel servizio assistenziale creando disagi e ledendo, così, il pieno diritto alla salute dell’utenza. Non è la prima volta che mi ritrovo a dover interrogare il Ministro della Salute in merito alla carente sanità presente nell’agro sarnese-nocerino. Solo il buon funzionamento della rete dell’emergenza urgenza assicura ai cittadini il diritto costituzionale alla salute. Per questo dobbiamo avere strutture efficienti ed operative. Non possiamo permetterci che all’Umberto I di Nocera Inferiore vi sia un servizio di emodinamica non adeguato sia al bacino di utenza, sia alle nuove tecnologie diagnostiche e che i lavori per il nuovo reparto di emodinamica, a servizio della rete IMA (emergenza dell’infarto miocardico acuto) siano iniziati da più di un anno e ancora oggi non si conoscano i termini di consegna del reparto. Per quanto riguarda invece il presidio ospedaliero di Sarno, ho evidenziato al Ministro Speranza che al Martiri di Villa Malta la carica di direttore sanitario è stata assegnata ad un dirigente che occupa lo stesso ruolo anche presso l’ospedale di Sapri. Sarno e Sapri sono due città che si trovano a circa 200 chilometri di distanza: appare evidente, dunque, l’impossibilità del direttore sanitario di essere presente con la costanza e quotidianità necessaria per evitare le difficoltà organizzative su ruoli e turni che la cronaca racconta. Sul versante delle assunzioni nei ruoli apicali non c’è da sottovalutare che in data 19 ottobre 2019 sul sito della ASL è stato pubblicato l’avviso di selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di incarico di direzione della struttura complessa di chirurgia generale del nosocomio di Sarno; tuttavia nonostante siano trascorsi quasi due anni, la procedura selettiva non risulta ancora conclusa. Va fatta chiarezza. Il ritardo sull’espletamento dei concorsi, che ha come conseguenza un enorme numero di facente funzioni, è una criticità che ho evidenziato anche per i presidi di Nocera Inferiore, Battipaglia ed Eboli.Per quanto riguarda l’Ospedale di Pagani nell’interrogazione è stato evidenziato che in data 7 aprile 2021 è stato emanato un ordine di servizio che dispone il reclutamento dei chirurghi dall’Andrea Tortora per garantire un adeguato servizio e un sufficiente livello di assistenza presso il pronto soccorso dell’Umberto I di Nocera Inferiore. Questa decisione ha suscitato l’ira dei sindacati che, in una nota, hanno evidenziato come lo spostamento di personale possa prefigurare il depotenziamento, la chiusura e la limitazione delle attività assistenziali del plesso ospedaliero di Pagani. Nell’atto di sindacato ispettivo n.3-02514 ho chiesto al Ministero della Salute che sia fatta chiarezza anche sulle dimissioni del dirigente del pronto soccorso del COVIDhospital Mauro Scarlato, giunte in aperta polemica con la ASL di Salerno, dopo aver denunciato pubblicamente la mancanza di posti letto e le poche risorse umane a disposizione, mettendo in serio dubbio, tra l’altro, la veridicità della disponibilità ed esistenza di posti letto in terapia intensiva in Campania. Spero che il Ministero risponda al più presto e che vengano inviati degli ispettori ministeriali per attenzionare la regolarità dell’azione amministrativa dell’Asl Salerno negli ospedali dell’area nord e per accertare l’effettiva presenza dei posti letto COVID in Campania rispetto alle affermazioni del responsabile dimissionario del COVID hospital di Scafati. Solo cosi si potrà garantire trasparenza ed assicurare un servizio sanitario di qualità alla comunità dell’agro sarnese-nocerino.

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