Nel PNRR poli per l’infanzia



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el Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è indispensabile indirizzare risorse a favore dei servizi per l’infanzia a titolarità pubblica, nell’ottica di una promozione di politiche pubbliche di welfare maggiormente attente alla conciliazione della vita familiare, in primo luogo delle donne, con le esigenze di lavoro. Questo target va focalizzato soprattutto per il Meridione. A questo scopo, è fondamentale la stesura di un piano nazionale di asili nido e scuole dell’infanzia, ampliando l’organizzazione del sistema integrato di educazione e istruzione. È la gestione pubblica che va maggiormente potenziata, in primo luogo con l’incremento della costituzione di Poli per l’infanzia innovativi e lo stanziamento di adeguate risorse economiche che ne consentano la piena e capillare diffusione sull’intero territorio. Secondo fonti Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e Istat, i posti nei nidi sono sufficienti a coprire meno di 3 bambini su 10 tra quelli al di sotto dei tre anni. La media europea è ben superiore, con più di un posto garantito per ogni 3 bambini. Le regioni italiane più virtuose sono quelle centrali (EmiliaRomagna, Umbria e Toscana) assieme a Valle d’Aosta e provincia autonoma di Trento. Le altre regioni si trovano sotto il 30% e alcune del Meridione sotto il 20% (Basilicata e Puglia) o addirittura sotto il 10% (Calabria, Campania e Sicilia). Le disuguaglianze regionali si fanno ancora più pronunciate se si considera la percentuale di comuni in cui è presente almeno una struttura erogante servizi socio-educativi per la prima infanzia: Nord-est 89%, Nord-ovest 59%, Centro 54%, Sud 47% e Isole 34%.Alla luce di tutto ciò, per rilanciare il Paese dobbiamo permettere ai lavoratori di crescere i figli, favorire la loro istruzione e garantire il pieno accesso al mondo occupazionale. Infine mi preme sottolineare che sono troppe le donne al Sud impossibilitate a coniugare le esigenze lavorative con l’accudimento dei figli. In quest’ottica abbiamo il dovere di investire in Poli per l’infanzia.

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