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Questa mattina, insieme ad una delegazione del #Meetup Evolution 5 Stelle Angri , sono stata al comune ospite del sindaco della Città, Cosimo Ferraioli. L’incontro è servito per chiedere delucidazioni su alcuni argomenti di carattere locale.Abbiamo chiesto a che punto era l’attivazione dei #Puc e dunque l’utilizzazione dei percettori del reddito di cittadinanza. Con piacere abbiamo appreso che sono 6 i progetti deliberati in Giunta e saranno 76 i percettori di reddito di cittadinanza utilizzati per fini sociali, guardiania delle strutture pubbliche, cura del verde e supporto alla Polizia Locale nei pressi delle scuole. Qualche mese fa avevo inviato al comune l’invito ad aderire al bando “Educare In Comune”. L’ente ha aderito presentando tre progetti per un importo totale di circa €650000. Gli attivisti #angresi del #Meetup, invece, hanno chiesto delucidazioni sulla bretella autostradale #M2, sull’impatto sulla circolazione stradale a seguito della chiusura del vecchio svincolo, sull’assegnazione dei loculi cimiteriali, su alcuni lavori pubblici, sulla pubblica illuminazione, sul piano parcheggi e hanno anche chiesto al Sindaco e agli assessori presenti, di valutare la fattibilità di creare delle comunità energetiche. Un confronto che devo dire è stato molto proficuo. Aggiornerò il Sindaco e l’amministrazione comunale tutta, sulle varie opportunità offerte da finanziamenti e risorse per lo sviluppo offerte dai vari ministeri. La collaborazione tra vari livelli istituzionali non può che portare vantaggi alle comunità locali. Ringrazio gli attivisti per il loro impegno.

Le figure, in forma stabile, del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, all’interno delle istituzioni scolastiche, rappresentano una grande opportunità. Per sapere quali siano le intenzioni del Governo ho presentato un’interrogazione, la n. 4-05039, indirizzata al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e alla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. Dobbiamo aver chiaro quali siano le loro posizioni sull’inserimento dell’educatore socio-pedagogico nel mondo della scuola e con quali modalità.

Con il Governo Conte, in data 27 agosto 2020, è stato firmato il protocollo d’intesa per l’attivazione di progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla “convivenza civile” tra il Ministero dell’Istruzione, APEI (Associazione pedagogisti educatori italiani) ed altre associazioni di categoria, con una validità triennale.
Le parti attive dell’accordo sono tutte le associazioni coinvolte e l’APEI che ha considerato tale intesa un’opportunità per mettere in evidenza il ruolo dei pedagogisti e degli educatori socio-pedagogici nella scuola italiana. Inoltre in data 12 ottobre 2020, il Governo Conte II ha definito con chiarezza le funzioni di natura pedagogica che tale professionista è chiamato a svolgere in detti presidi, conferendo mandato ai Ministeri dell’istruzione e della salute di emanare un decreto interministeriale entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto-legge n. 104 del 2020.

Pertanto ho chiesto al governo, ed in particolare ai Ministri dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca, quali siano le reali intenzioni per il futuro, se si voglia garantire un’effettiva corrispondenza tra le finalità e la dimensione operativa del protocollo;
se si abbia in programma di predisporre i migliori strumenti legislativi affinché ai pedagogisti ed agli educatori socio-pedagogici venga consentito un ingresso diretto, o meglio ancora, una chiamata diretta come lo è stato per gli psicologi;
se si intenda concedere la possibilità di operare e di intervenire nel contesto scolastico ai pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, previa partecipazione e stesura di progetti in collaborazione e co-progettazione con le istituzioni scolastiche;
se siano in itinere ipotesi di emanazione di bandi di gara, concorsi o strumenti similari, che disciplinino l’ingresso diretto e l’ambito di operatività del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico nella scuola italiana.

Lo scopo della mia interrogazione è quello di accendere i riflettori sull’importanza della figura del pedagogista all’interno del mondo della scuola. Il pedagogista è un professionista capace di affiancare, coordinare le relazioni e la comunicazione tra coloro che fanno parte del sistema scolastico. In più è in grado di porre attenzione ai bisogni e alle necessità dello studente aiutando gli allievi a superare eventuali difficoltà scolastiche. Dunque mi auguro che quanto prima, il nuovo Governo, inserisca le figure del pedagogista e dell’educatore socio-pedagogico, in pianta stabile all’interno del sistema scolastico.

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